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L’idea di realizzare uno stabilimento siderurgico strategicamente vicino alle materie prime nacque nei primi anni del secolo XX grazie all’azione dell’imprenditore belga Charles van der Straten Pontoz, cui si deve la costituzione della Società Miniere di Cogne. Tuttavia, lo sviluppo del progetto elettrosiderurgico valdostano va ascritto all’opera lucida di Pio Perrone, alla sua tenacia e alla competenza dei tecnici italiani e svedesi cui va il merito di aver realizzato in anni difficili, quali furono quelli della prima guerra mondiale, un’acciaieria elettrica unica nel suo genere, alimentata dalla magnetite di Cogne e dall’energia elettrica prodotta nelle centrali di Aymavilles, Chavonne e Champagne.

Nel corso degli anni Settanta e Ottanta, la Cogne visse la tormentata storia del settore siderurgico delle partecipazioni statali, condividendone il travaglio che si concluse con la liquidazione dell’Egam prima e della Finsider poi, per approdare, infine, all’interno del gruppo Ilva.

Negli anni successivi gran parte dei paesi più industrializzati dovette procedere a drastiche riduzioni della capacità produttiva del settore ghise e acciai. Ad un eccesso di offerta si contrapponeva infatti una contrazione dei consumi per l’affacciarsi sul mercato di nuovi prodotti e nuovi produttori in Estremo Oriente.

Il processo di razionalizzazione comportò per l’Ilva, il maggior produttore italiano, un progressivo ridimensionamento, conseguito al prezzo di pesanti ristrutturazioni e chiusure di impianti. All’inizio degli anni Novanta l’Ilva decise di concentrare la propria attività sul solo core-business, costituito dalla produzione di acciai piani. La Cogne di Aosta, pur vantando una riconosciuta qualità nel settore dei prodotti lunghi, rischiò la chiusura, non rientrando ormai più nei piani strategici del gruppo Ilva.

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La Cogne Acciai Speciali, il 1° gennaio 1994, veniva acquisita da imprenditori privati, che ne pianificavano la ristrutturazione industriale ed il successivo rilancio.

Negli anni più recenti, è stato portato a termine, con successo, un ambizioso programma di ristrutturazione dell’azienda, con interventi impiantistici e commerciali rilevanti.Il Management dell’azienda ha, infatti, elaborato un piano di consolidamento e di rilancio basato su alcune priorità: ridurre il costo del prodotto, mantenere un alto livello qualitativo, migliorare l’efficacia commerciale, sviluppare il know-how di processo, incrementare il livello di servizio al cliente, salvaguardare e implementare l’alta specializzazione di prodotto, modificare la cultura aziendale sostenendo un approccio al mercato più competitivo e più capillare.Oggi la Cogne Acciai Speciali è uno dei produttori leader nel settore dei prodotti lunghi in acciaio inox in Europa e nel mondo.

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